“No Pun Intended”, questo il titolo della campagna multisoggetto ideata da Labbestia a sostegno dell’iniziativa ambientalista “Stop Global Warming“.
Sei divertissement linguistici pensati per generare nel pubblico un momento di “confusione”, un espediente per catturare l’attenzione e per ricordare quanto sia importante agire e lottare per la salute del nostro pianeta.
Stop Global Warming è una petizione a livello europeo nata da “Eumans”, movimento di cittadini e attivisti europei sullo sviluppo sostenibile e supportata da 27 premi Nobel e 5000 scienziati.
Stop Global Warming è l’unico strumento istituzionale per chiedere alla Commissione Europea di discutere la proposta per combattere i problemi del cambiamento climatico, spostando le tasse dal lavoro alla CO2. L’Obiettivo è di raccogliere un milione di firme entro il 20 luglio in almeno 7 Paesi membri UE.
Cantine Pop, nel cuore del centro storico di Molfetta, è la prima galleria enogastronomica della Puglia che unisce l’arte contemporanea ad una raffinata cucina di ispirazione “popolare”, con una ricchissima carta vini, è un piacere per gli occhi e per il palato.
Il processo di ricerca ha individuato i punti di contatto tra le estetiche più rappresentative della Pop Art e la mission del brand. L’obiettivo è di rendere immediatamente riconoscibile questo particolare connubio tra arte, vino e cibo.
Il mondo del vino è sintetizzato attraverso la stilizzazione delle forme dei suoi elementi più caratteristici: il calice, la bottiglia, le botti. Ne scaturisce un logo modulare e dinamico, sobrio ma allo stesso tempo brioso e versatile. La struttura rettangolare, che può ricordare una cassetta di vini, sottolinea inoltre la vocazione di Cantine Pop ad essere un vero e proprio “contenitore artistico e culturale”, pronto per essere aperto.
La palette si compone di tinte piatte: il rosso, il rosa e il giallo per il colore dei vini, ma anche il verde e l’azzurro per gli elementi legati al mondo del cibo. I pattern, invece, sono idealmente associati alle tipologie del vino: le linee rette e ondulate per i vini fermi e mossi, i pallini per le bollicine dei vini frizzanti.
Cliente: Cantine Pop, Molfetta (BA) Servizi: Brand Identity, Graphic Design, Menù, Packaging, Animation, Photography, Signboard, Events, Merchandising, Web Design, Social, E-commerce Anno: 2020/2021 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi ph: Vito Lauciello – Aldo Dith – Annamaria Brindicci Scultura Luminosa: di Marco Lodola
Ad appena un anno dall’inaugurazione il Kent Pub potenzia il suo brand con una declinazione specifica sull’offerta food. Labbestia firma la Brand Identity, il Graphic Design, l’Advertising e i Layout del locale più cool della zona!
L’estetica del brand, fedele allo stile vintage-contemporaneo del Pub, si rifà più specificatamente al mondo del fast food, attingendo a piene mani dalla cultura a stelle e strisce, dalle insegne a neon al cinema sci-fi, alle vecchie pubblicità, reintepretandone i visual attraverso una spiccata vena surrealista.
Cliente: Kent Burger Servizi: Brand Identity, Graphic Design, Graphic Layout, Web Design, Advertising Anno: 2020 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi Photo: Vito Lauciello
Labbestia firma il logo e l’immagine coordinata per l’Architetto Eleonora Adesso. Presto online anche il nuovo sito web.
Il processo creativo, per il progetto di brand identity per Eleonora Adesso Architetto, si è sviluppato mettendo in relazione tutte le peculiarità e i concetti più cari ad Eleonora. Gli avverbi temporali contenuti nel nome e nel cognome si traducono negli elementi geometrici di base per la costruzione dell’immagine coordinata e del logo, un bocciolo metaforico da cui nasce e si sviluppa la pianta, il progetto.
Un simbolo tanto semplice quanto efficace per sintetizzare la sua filosofia di vita e di lavoro: “Make Life a Work of Love”.
Cliente: Eleonora Adesso Servizi: Identity, Graphic Design, Web Design Anno: 2020 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Labbestia firma i Visual per il Festival di Cultura Cinematografica Out Of Bounds Film Festival 2020, che si terrà al Castello di Barletta
Tre poster dedicati alla sezione “Disability portrayal” della VII edizione dell’ “Out of Bounds Film Festival”, per raccontare con positività e delicatezza la dimensione dell’amore e dell’affettività, del bisogno di contatto, di carezze e gioia di vivere che coinvolge le persone ‘speciali’.
Cliente: Out of Bounds Film Festival Servizi: Visual Communication, Graphic Design, Illustration Anno: 2020 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Labbestia firma, per il terzo anno consecutivo, il visual per il suggestivo appuntamento per chi ama la magia del sorgere del sole.
L’appuntamento musicale in riva al mare è martedì 11 Agosto, dalle 5 alle 7 nella location di Piazzale Aeronautica Militare a Giovinazzo.
FILOQ, producer, dj ed esploratore sonoro, perennemente in viaggio dal porto di Genova al mondo, sviluppando la propria ricerca sonora tra la global beats, il jazz e la musica elettronica, mettendo a sistema musica tradizionale presa da ogni parte del mondo e beat digitali in un taglia e cuci vorticoso; dubmaster dell’Istituto Italiano di Cumbia, producer del collettivo italo/tanzano Uhuru Republic, mente sonora del progetto Magellano con cui sonorizza la grande opera di street art genovese Walk the line, produttore artistico di GnuQuartet, Escobar, Almamegretta, Vinicio Capossela, Young Signorino, Los3altos, Mudimbi, Luvanor FC, Mimosa, Pernazza… remixer e sound designer per immagini, installazioni e brands.
Cliente: Fajar (Giovinazzo) Servizi: Visual, Graphic Design Anno: 2020 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Lo studio grafico Labbestia firma la Brand identity per Quarantagiri Crêpes & Co. la prima creperia di Molfetta, nel centro storico della città.
Eravamo davvero impazienti e il gran giorno è arrivato! La prima creperia e ristorante di Molfetta, Quarantagiri Crêpes & Co., ha appena inaugurato il servizio a domicilio e noi possiamo finalmente mostrarvi il progetto di brand identity completo.
L’input creativo coglie l’opportunità di un felice accostamento alla tematica “musicale“.
La premessa concettuale, per il progetto di Brand Identity del ristorante, senza correre il rischio di risultare didascalici, fa riferimento ai “giri” della crêpière e più in generale a quelli del vinile, dando origine ad una forma tondeggiante irregolare e mutevole.
L’imperfezione della forma, che si presta bene anche alla rappresentazione di ingredienti e oggetti, vuole riflettere l’approccio manuale e artigianale delle preparazioni mentre il colore giallo richiama il colore del tuorlo e dell’impasto.
La tipografia, dal carattere retrò riesce ad essere contemporaneamente domestica e giocosa senza rinunciare a un tocco di eleganza.
Il mood viene ripreso e rafforzato attraverso collage di illustrazioni pacatamente surreali che riportano al mondo della “favola” e della “tavola” in chiave più contemporanea.
Il tema musicale, sempre contestualizzato senza risultare dominante, si completa attraverso lo slogan “musica per il palato”, mentre l’idea di una proposta culinaria più a 360° viene esplicitata con il claim “cucina a tutto tondo” che riporta al concetto iniziale della forma circolare.
Nell’attesa di poter gustar presto questi manicaretti nella bellissima location nel centro storico di Molfetta, facciamo un grande in bocca al lupo ai proprietari di Quarantagiri Crêpes & Co.
Cliente: Quarantagiri Crêpes & Co. via Salvatore 18, Molfetta (BA) Servizi: Brand Identity, Graphic Design, Menù, Packaging, Signboard, Animation, Photography, Website, Social Marketing Anno: 2020 Sitoweb: www.quarantagiri.com Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi Ph: Martina Camporeale & Francesco Camporeale
Speak, la prima azienda in Italia a proporre programmi intensivi residenziali completamente in lingua inglese, affida allo studio LABBESTIA – Graphic Design & Art Direction – la progettazione della brand identity, della campagna di comunicazione e del sito web per l’apertura a Molfetta della Speak School.
Il progetto grafico di Brand identity per Speak School of English adotta un approccio creativo dal carattere ludico divertendosi a trasformare in un microfono uno dei simboli più riconoscibili della cultura british, il colbacco delle guardie reali, traducendo visivamente la filosofia della scuola: “Speak english now!“.
Per la nuova scuola di inglese appena inaugurata a Molfetta (Bari) ci siamo occupati di realizzare il logotipo, tutto il materiale grafico per l’immagine identitaria, la campagna di comunicazione, che ha previsto affissioni nelle principali città del Barese, ed anche la progettazione e realizzazione del sito web responsive, su piattaforma Hubspot.
Il progetto grafico rispecchia il metodo innovativo di Speak che, attraverso strumenti didattici come brani musicali, giochi linguistici e progetti dinamici, porta lo studente a lanciarsi senza timori nella conversazione. Parlare, ascoltare, comunicare. L’inglese della “vita reale” studiato e messo in pratica con docenti madrelingua qualificati, con l’approccio learning-by-doing che caratterizza tutti i percorsi di apprendimento di Speak School of English.
Cliente: Speak School, Viale Pio XI, 11/a, 70056 Molfetta (BA) Website Servizi: Logo Design, Brand Identity, Advertising Campaign, Web Design Anno: 2020 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Anche quest’anno lo studio Labbestia cura il progetto grafico per l’evento Avvistamenti (non) è un Festival XVII edizione organizzato dal Cineclub Canudo di Bisceglie.
Parte la diciassettesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival e, negli stessi giorni, la VII edizione di Sonimage – Rassegna di Suoni Immagini, organizzati dal CineclubCanudo che si terrà dal 27 al 29 dicembre 2019, nella sede del Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi (2° piano) a Bisceglie, in via Cardinale Dell’Olio, con la direzione artistica di Antonio Musci e Daniela Di Niso,
Per il festival Avvistamenti (non) è un Festival, in programma alle ore 19 del 27, 28 e 29 dicembre, la rassegna Made in Italy, curata da Antonio Musci e dal filmaker Giuseppe Boccassini, con la proiezione di 11 cortometraggi sperimentali e un documentario.
Il 27 dicembre alle ore 19 la rassegna Made in Italy prevede la proiezione dei corti In Fieri (07:21, Italia, 2018) di Benedetta Sani, Eco e Superficie (04:35, Italia, 2018) di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core (prodotto dal Cineclub Canudo nel 2018 nell’ambito del progetto Avvistamenti Workshops),Oscillation (07:05, Italia, 2019) di Salvatore Insana, The secret sharer (17:24, Italia, 2017) di Filippo Ticozzi, Naturartificiale (04:23, Italia, 2016) di Carmine Bocchetti, Le – Toi – Ile (13:00, Italia, 2019) di Alberto Baroni.
Il 28 alle ore 19 si parte con la proiezione di Coma Berenices (05:45, Italia, 2018) di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa (prodotto dal Cineclub Canudo nel 2018 nell’ambito del progetto Avvistamenti Workshops),Vaghe Stelle: Alioth (05:15, Italia, 2018) di Mauro Santini,éléments 1, 2, 3 (07:30, Francia, 2017) di Tomaž Burlin, So That’s That (15:43, Italia, 1968) di Gianfranco Brebbia,The Sound Drifts (08:20, Francia, 2019) di Stefano Canapa.
Infine il 29, alle 19, ci sarà la proiezione del lungometraggio di Raffaella Rivi, Più de la vita (75:00, Italia, 2019), che racconta 4 decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica. Attraverso le opere d’archivio e il lavoro quotidiano dell’artista, il film offre uno sguardo diretto sull’arte intesa come lavoro concreto che attraversa il tempo e trasforma lo spazio.
Per la rassegna Sonimage, curata da Antonio Musci e dal compositore Gabriele Panico, alle ore 21 degli stessi giorni, in programma sei performance intermediali (sonorizzazioni, improvvisazioni sonore tra poesia, performance, video e cinema sperimentale), che vedranno protagonisti filmaker, videomaker, musicisti, compositori e performer.
Si comincia il 27 dicembre, alle ore 21, con le performance audiovisive Balance(30:00, Italia, 2019) di Alessandro Vangi e, a seguire, Sketches of E(r)go (30:00, Italia 2019) di Marco Malasomma/BinaryCodedBrain.
Il 28 alle ore 21 in programma Canti Neri (30:00, Italia, 2019), una multiproiezione 16mm e improvvisazione sonora di Samira Guadagnuolo e Tiziano Doria, cui seguirà la performance poetaudiovisiva Videosuonopoesia lunare (30:00, Italia, 2019) di Vittorino Curci e Igor Imhoff.
Gran finale il 29 dicembre alle 21, con il film concerto La Pelle del Tempo (15:00, Italia, 2019) di Salvo Cuccia, seguito dalla performance per suoni, voce e segni + di Più = 3(45:00, Italia, 2019) di Pierangela Allegro, Gabriele Panico e Michele Sambin.
Complessivamente, tra Made in Italy e Sonimage saranno coinvolti circa 25 artisti tra i più interessanti nel panorama della sperimentazione audiovisiva contemporanea.
Nei tre giorni del festival, durante gli orari di apertura al pubblico, sarà possibile visitare il progetto espositivo Avvistamenti in Mostra, con l’esposizione di tutte le locandine realizzate a partire dalla prima edizione.
Tutti gli eventi in programma per Avvistamenti (non) è un Festival sono gratuiti e a ingresso libero.
27 DICEMBRE
ORE 19.00
Proiezioni / MADE IN ITALY
a cura di Giuseppe Boccassini e Antonio Musci
Benedetta Sani
In Fieri (07:21, Italia, 2018)
Fabio Scacchioli, Vincenzo Core
Eco e Superficie (04:35, Italia, 2018)
Salvatore Insana
Oscillation (07:05, Italia, 2019)
Filippo Ticozzi
The secret sharer (17:24, Italia, 2017)
Carmine Bocchetti
Naturartificiale (04:23, Italia, 2016)
Alberto Baroni
LE – TOI – ILE (13:00, Italia, 2019)
27 DICEMBRE
ORE 21.00
Sonorizzazioni / SONIMAGE
a cura di Gabriele Panico e Antonio Musci
Alessandro Vangi
Balance (30:00, Italia, 2019)
PERFORMANCE AUDIOVISIVA
Marco Malasomma/BinaryCodedBrain
Sketches of E(r)go (30:00, Italia 2019)
PERFORMANCE AUDIOVISIVA
28 DICEMBRE
ORE 19.00
Proiezioni / MADE IN ITALY
a cura di Giuseppe Boccassini e Antonio Musci
That’s That
L’avvicinamento all’altrove è un vagabondaggio nelle reiterazioni del macchinico come deriva di pura luce in movimento verso l’invisibile. G.B.
Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa
Coma Berenices (05:45, Italia, 2018)
Mauro Santini
Vaghe Stelle: Alioth (05:15, Italia, 2018)
Tomaz Burlin
Éléments 1, 2, 3 (07:30, Francia, 2017)
Gianfranco Brebbia
So That’s That (15:43, Italia, 1968)
Stefano Canapa
The Sound Drifts (08:20, Francia, 2019)
28 DICEMBRE
ORE 21.00
Sonorizzazioni / SONIMAGE
a cura di Gabriele Panico e Antonio Musci
Samira Guadagnuolo, Tiziano Doria
Canti Neri (30:00, Italia, 2019)
MULTIPROIEZIONE 16MM E IMPROVVISAZIONE SONORA
Vittorino Curci, Igor Imhoff
Videosuonopoesia lunare (30:00, Italia, 2019)
PERFORMANCE POETAUDIOVISIVA
29 DICEMBRE
ORE 19.00
Proiezioni / MADE IN ITALY
a cura di Giuseppe Boccassini e Antonio Musci
Raffaella Rivi
Più de la vita (75:00, Italia, 2019)
Il film racconta in una dimensione intima e concreta, quattro decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della video arte, ideatore di performances, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica. Attraverso le opere d’archivio e il lavoro quotidiano dell’artista, il film offre uno sguardo diretto sull’arte intesa come lavoro concreto che attraversa il tempo e trasforma lo spazio.
Lo studio Labbestia firma la Brand identity per la storica agenzia viaggi Pinguino Viaggi, Luci sul mondo di Molfetta.
Il progetto brand identity per Pinguino Viaggi Luci sul Mondo si concentra nell’individuare un sistema di simboli grafici capaci di creare una forte identità visiva anche in assenza del lettering.
Attraverso la stilizzazione delle bandiere vengono quindi creati motivi geometrici astratti, modulari e interscambiabili, che conferiscono al brand brio e dinamismo. Ne risulta un’estetica elegante ma allo stesso tempo informale con l’intento di generare empatia e rassicurare il cliente.
I colori, blu navy e senape, sono mutuati dai colori istituzionali del brand di riferimento e trasformati in tonalità più sobrie.
Il nuovo contenitore permette di includere il logo Pinguino lasciando inalterata la propria identità visiva. “Luci sul Mondo” viene quindi scritto con un lettering manuale che ricorda nelle forme e negli svolazzi lo slancio dell’omino del logo.
Nella comunicazione visiva della manifestazione il logo/monogramma FA – Fiera Delle Autoproduzioni (che è anche seconda persona singolare dell’imperativo del verbo “fare”) gioca un ruolo fondamentale: un invito concreto a “darsi da fare”. I soggetti dei poster sono legati alle tematiche sociali e politiche affrontate nei vari appuntamenti e cercano di veicolare un messaggio di positività utilizzando spesso l’ironia.
La manifestazione si autofinanzia mediante i principi dell’autogestione e il progetto grafico ha licenza Creative Commons BY-SA per permettere agli organizzatori di altre città di utilizzare liberamente il logo e il format grafico delle locandine.
La FA – Fiera Delle Autoproduzioni promuove un altro modello di economia e di vita, che si concentra sulle persone e le relazioni, a dimostrare che non esiste solo il lavoro salariato, generatore di disuguaglianza, imbarbarimento, alienazione, ma anche una miriade di altre realtà capaci di produrre, lavorare e pensare in armonia con se stessi, gli altri e la natura.
Il programma di ogni appuntamento prevede laboratori, workshop, incontri, dibattiti, mostre e concerti, oltre al consueto mercato artigianale e ortofrutticolo.
Lo studio Labbestia firma i poster della campagna di comunicazione per la sesta edizione di Out of Bounds Film Festival, una ricchissima settimana di proiezioni, seminari e presentazioni, a Barletta e Molfetta.
Out of Bounds Film Festival, si terrà dall’1 al 6 agosto presso il Castello di Barletta, con serata finale di premiazione l’8 agosto nell’Ipogeo della Madonna della Rosa a Molfetta. In concorso 21 cortometraggi d’autore provenienti da tutto il mondo.
L’organizzazione della manifestazione è dell’Associazione “Gruppo Farfa Cinema Sociale Pugliese”, la direzione artistica del regista Domenico de Ceglia, tra gli ideatori dell’evento, e dell’attrice Maria Filograsso.
Abbiamo realizzato per la campagna di comunicazione, quattro foto ricordo con un insolito protagonista: il personaggio bergmaniano della Morte in vacanza sulle spiagge della nostra Puglia. Una spruzzata di dark humor per sorride e riflettere.
Out of Bounds, un festival bello da morire!
Anche quest’anno l’“Out of Bounds Festival”, con il Patrocinio del Comune di Molfetta, del Comune di Barletta e dell’Apulia Film Commission, si è avvalso di una giuria qualificata di esperti. Giuliana Zamariola, montatrice di alcuni dei lavori più importanti di Silvano Agosti; Nicola Cargnoni, critico cinematografico; Alex Zaum, scrittore e blogger e Chiara Armentano, regista di origini pugliesi, da anni a Londra.
Ci vediamo quindi questa stasera con una selezione di cortometraggi decisamente rock, ironici e metafisici.
Cliente: Out of Bounds, Gruppo Farfa Cinema Sociale Servizi: Campagna di Comunicazione, Graphic Design Anno: 2019 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Lo studio Labbestia – Graphic Design & Art Direction – firma il progetto di Brand Identity e la Campagna di Comunicazione per il Kent di Terlizzi, il pub più cool della Puglia!
Una piccola oasi tra la California e le Hawaii, nel cuore di Terlizzi, dove le “good vibes” scorrono a fiumi come le migliori birre artigianali, dove puoi fare due tiri a canestro tra un gin tonic e l’altro, dove c’è sempre un sorriso ad accoglierti.
Questa attitudine è sintetizzata nel nuovo logo attraverso la stilizzazione dello shaka, il saluto dei surfisti, un gesto informale per esprimere gratitudine e sentirsi parte di un gruppo.
L’immagine coordinata, che trova applicazione anche negli allestimenti del locale, traduce visivamente questo mood mixando con ironia parole e illustrazioni.
Cliente: Kent, via Corso Giuseppe Garibaldi 82, Terlizzi (BA) sitoweb Servizi: Brand Identity, Graphic Design, Menù, Packaging, Signboard, Animation, Website Anno: 2019 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Il vol. 2 del Dubbox degli Almamegretta “No Border Ep” è firmato dallo studio grafico Labbestia!
E’ dal 24 maggio che volevamo dirvelo… siamo davvero orgogliosi di firmare la comunicazione visiva e il progetto grafico del Dubbox degli Almamegretta, una delle band che continua a scrivere la storia della musica trip hop, reggae, dub, rap e napoletana italiana.
Anche quest’anno lo studio grafico Labbestia, con sede a Molfetta, firma il poster e il sito web della terza edizione di Fracto – Experimental Film Encounter di Berlino. Quattro giornate ricchissime di proiezioni, live performance e talk. Se siete a Berlino dal 23 al 26 maggio fate un salto all’ ACUD MACHT NEU!
Ogni anno, FRACTO Experimental Film Encounter invita gli artisti a presentare opere cinematografiche sperimentali che esplorano il panorama percettivo di oggi e mettono in discussione il suo insieme di configurazioni tecnologiche e di interagire con il pubblico per discutere delle attuali forme di arte sperimentale audiovisiva.
In tempi di telecamere sempre presenti e un flusso costante di immagini in movimento apparentemente auto-propaganti, ci siamo abituati a un’esperienza mediatizzata della realtà, in cui il tempo e lo spazio perdono le loro coordinate. Superando una concezione del tutto negativa del panorama percettivo di oggi, in che modo la riconfigurazione dei media e delle tecnologie audiovisive può costituire una base produttiva per nuovi mezzi di narrazioni in continua evoluzione ed eterogenee? Come può questo paesaggio essere riflesso, sciolto o interrotto nel film stesso? Quali sono i mezzi appropriati per ordinare e reimpostare queste influenze e quali – se del caso – altri modi di rappresentazione emergono tra semplici categorie di novità e obsolescenza, documentario, immaginario, poetico, latente o evidente?
Programma 2019
Selezione
23-26 maggio
ACUD KINO + ACUD STUDIO
Una serie di programmi cinematografici curati crea da una chiamata internazionale aperta rivolta alla comprensione dell’ecologia dei media contemporanei. I programmi intrecciano più di 70 film sperimentali per studiare le soglie dei paesaggi percettivi.
Painlevé Sab 25 maggio
ACUD KINO
Con il curatore ospite Federico Rossin , questo speciale programma celebra Jean Painlevé, poeta surrealista della fauna selvatica, confrontando la sua esplorazione visionaria del mondo animale con quelli del regista dell’avanguardia americana ed europea.
Ojoboca
Giovedì 23 maggio
ACUD GALLERY
OJOBOCA presenterà in anteprima il loro lavoro External Shudders, un’esibizione dal vivo che tenta di creare un nuovo cinema per insetti basato sulla teoria dell’anarchia spirituale proposta da Dagmara Král.
Programma Occulto
24-26 maggio
ACUD HOF
Libri, riviste, conferenze e suoni. Con Amanda Crompton, Andy Leuenberger, Archive Books, Art Laboratory Berlin, David Rothenberg, Kapsel, Laboratorio de Pensamiento Lúdico, Labor Berlin eV, Tierstimmenarchiv des Museums für Naturkunde Berlin e altro. A cura dell’editor di Occulto Alice Cannava
Clubnight Sab
25 maggio
ACUD CLUB
Live set di Ongon e dj set di Unprofessional
Lo studio grafico Labbestia firma il progetto di identità per lo per lo Studio Terapia Manuale Petruzzella, a Molfetta.
“L’essere umano è un’unità dinamica di funzioni, il cui stato di salute è determinato da corpo, mente, e spirito”. Questo il concetto alla base del progetto di identità sviluppato per lo Studio Terapia Manuale Petruzzella.
Il triangolo, oltre a rappresentare l’inter-correlazione tra le tre entità, simboleggia l’armonia e l’equilibrio.
Ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) e l’ambiente in cui essa vive è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura: dunque, il benessere.
Cliente: Studio Terapia Manuale Petruzzella, via Sant’Angelo 81, Molfetta (BA) Servizi: Brand Identity, Graphic Design, Adv Anno: 2019 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Lo studio grafico Labbestia firma il logo, l’immagine coordinata e la campagna di comunicazione per Torre Gavetone, l’antica torre sul litorale tra Molfetta e Giovinazzo.
Torre Gavetone era un’antica costruzione posta sul litorale tra Molfetta e Giovinazzo, purtroppo crollata negli anni 80. Nel 2018 è stata riedificata fedelmente riutilizzando parte dei materiali originali ed è tornata in tutta la sua bellezza per offrire ai suoi avventori un’oasi di relax e divertimento.
Quando ci è stato chiesto di elaborare il progetto di visual identity per Torre Gavetone, una delle necessità principali era quella di creare una connessione con il passato senza risultare retrò.
Il progetto ha individuato nei vecchi timbri il segno grafico capace, da un lato di rievocare la storicità della torre, anticamente punto di dogana tra Molfetta e Giovinazzo, e allo stesso tempo di stilizzare graficamente il paesaggio.
Le figure geometriche si sovrappongono sintetizzando i contorni della torre con il lettering disposto su più righe come le costruzioni dei muretti a secco e il mare/timbro sullo sfondo.
Le illustrazioni “vintage”, utilizzate come cartoline che rievochino la storicità della torre, il legame con i prodotti e le attività del territorio, sono attualizzate dal lettering, dai colori netti e dalle composizioni che stimolano interesse e curiosità nel pubblico di riferimento.
Lo studio grafico Labbestia firma la Brand identity e la Comunicazione per Tango Sushi & Fusion, l’elegante e raffinato ristorante giapponese nel centro storico di Molfetta.
Tango Sushi & Fusion è un elegante e raffinato ristorante giapponese nel centro storico di Molfetta.
Il progetto utilizza nel logotipo alcuni ideogrammi giapponesi opportunamente modificati per creare un carattere tipografico “occidentale” dal forte sapore “orientale”.
L’essenzialità della grafica viene arricchita dal karakusaya, pattern tradizionale giapponese e impreziosita dall’utilizzo dell’oro.
Labbestia – Graphic Design & Art Direction cura la Campagna di Comunicazione per l’evento Cosmogonia della Vanitas a cura di Bruno Di Marino e organizzato dal Cineclub Canudo di Bisceglie (BA) nell’ambito della sedicesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, realizzata con il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, la collaborazione di Apulia Film Commission e il patrocinio del Comune di Bisceglie.
Il CineclubCanudo organizza la sedicesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, diretta da Antonio Musci e Daniela Di Niso e realizzatacon il sostegno dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, la collaborazione di Apulia Film Commission e il patrocinio del Comune di Bisceglie.
Venerdì 1 giugno 2018 alle ore 20 si terrà l’inaugurazione della mostra In Vitro: cosmogonia della vanitas, un progetto espositivo di Antonello Matarazzo, pensato per la XVI edizione di Avvistamenti e curato da Bruno Di Marino.
Sono molti anni che Antonello Matarazzo lavora sull’iconografia della vanitas attraverso video monocanale, installazioni e lavori fotografici. Per l’artista non si tratta tanto (e semplicemente) di ricollegarsi a una tradizione pittorica e figurativa, quanto di esplorare le possibilità di elaborare allegorie fortemente simboliche in un’epoca – dominata dai nuovi media – in cui l’invecchiamento fisico, il deterioramento corporeo e, infine, la morte, diventa l’inevitabile parallelo di un più generale discorso sull’obsolescenza del dispositivo e del supporto su cui sono trascritte le immagini.
La dimensione cinetica del film conduce Matarazzo a mostrarci le metamorfosi del corpo che avvengono sotto i nostri occhi: così in lavori come Karma o Pneuma la texture di un volto rugoso scolpito dal tempo, grazie al morphing – procedimento che da sempre contraddistingue la sua poetica (ogni tecnica rimanda a una metafisica, scriveva André Bazin) – diventa mappa delle sofferenze che si sono sedimentate con il passare degli anni, messa a confronto con la corteccia e le nodosità di un tronco d’albero. Ci troviamo di fronte a una metafora immediata e vivente della natura che, inesorabilmente, fa il suo corso trasformando incessantemente la materia.
Le immagini fotografiche che costituiscono la serie In vitro non possiedono, naturalmente, l’elemento temporale. Eppure alla profondità della durata, si sostituisce una tridimensionalità spaziale, data dai diversi strati di plexiglas di cui si compone l’opera: ai volti di giovanissimi e anziani, uomini e donne, si sovrappongono le riproduzioni di insetti che vivono su più layers, dando l’impressione di essere animati ma soprattutto di avere una loro fisicità che varca la soglia della rappresentazione e invade lo spazio del reale. Qualcuno ha giustamente accennato al motivo della musca depicta, altro rimando alla pittura, soprattutto quella fiamminga del XVI secolo. Ma, sicuramente, in queste raffigurazioni di piccole dimensioni emerge sempre il tema del memento mori, della “corruzione” che contamina la natura portandola verso la putrefazione. Anche in questo caso – come in Karma e Pneuma – a colpire maggiormente è la neutra frontalità dei volti che ci fissano; il rigore geometrico in cui sono inscritti e ingabbiati; la loro posa serena in attesa della dissoluzione. In realtà, ricordando altri video di Matarazzo – La camera chiara, Veraznunt,che lavorano sulla fissità del fotografico in relazione alla memoria di qualcosa che è stato e che, illusoriamente, torna ad essere (il cinematografico) – questi volti appartengono già al passato, sono già defunti.
Ma proviamo piuttosto a leggere In vitro non come allegoria della morte, bensì della vita. La freddezza somatica di questi microritratti potrebbe essere, invece, controbilanciata proprio dall’intervento degli insetti, in quanto elementi vitali la cui presenza non vuole ricordarci la fragilità dell’esistenza e ammonirci sulla vanità del tutto, ma diventa piuttosto simbolo di rinascita, proprio come lo scarabeo nell’antico Egitto (il kheperer, con funzioni magico-apotropaiche). In questo senso l’artista non poteva non collegare alle opere oggettuali/fotografiche – che si fanno corpo e che costituiscono un corpus, una galleria di figure in bilico tra bi e tridimensionalità – alcune installazioni video: qui i volti di profilo appaiono come pianeti attorno ai quali gli insetti disegnano le loro traiettorie. Il diagramma delle rotazioni celesti, il reticolo che lentamente arricchisce queste immagini, liberandole dalla fissità e affidandole al movimento, possiede qualcosa di ritmico, di musicale: non a caso Matarazzo ha rielaborato questi brevi video costruendo l’installazione audiovisiva In-Secto-symphoniae,con la musica della compositrice e sound designer Rosella Clementi e la voce di Maria Pia De Vito, nota sperimentatrice vocale in ambito jazzistico. L’installazione site specificsarà presentata in anteprima nell’ambito della Biennale di Arte Contemporanea di Salerno. Questo lavoro a sei mani ruota intorno al concetto di geometria sonora prodotta mediante la ricerca di rapporti algoritmici tra i vari suoni in gioco diffusi con un dispositivo multicanale.
Nei video che compongono la mostra In vitro, così come nell’installazione In-tro-sectum, il tema della vanitas si configura come scrittura cosmogonica, animazione digitale che si espande nello spazio (in senso concreto, ovvero espositivo ma anche stellare), tracciato circolare e frammentato che si protrae idealmente all’infinito e collega il volto all’universo, il microcosmo al macrocosmo. Il segno della mortalità si rovescia, dunque, nel suo contrario, vitalità in espansione: la figura dell’insetto diventa misura di tutte le cose,elemento di intermediazione tra sacro e profano, umano e celeste, fisico e spirituale, consegnando i volti di In vitro a quell’immortalità che è propria dell’arte (Bruno Di Marino).
Cliente: Avvistamenti (non) è un Festival Bisceglie (BA) Servizi: Graphic Design, Campagna di Comunicazione Anno: 2018 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
Lo studio grafico Labbestia firma la campagna di comunicazione per Mousikè Fest, la rassegna cameristica di cinque concerti patrocinata del Comune di Molfetta e dell’Assessorato alla Cultura.
Cinque concerti gratuiti nelle domeniche di luglio e nella prima domenica di agosto.
Nel 1700 il vecchio Borgo risultava ormai inadeguato per la crescente popolazione molfettese; si manifestò, dunque, la necessità di un’espansione urbana oltre le mura. Fu così che verso la seconda metà del Settecento sorsero i quartieri Catecombe, di S. Gennaro e della Cattedrale.
In particolar modo già dal 1738 il quartiere Catecombe venne ribattezzato delle “camere nuove” poiché rappresentava uno dei primi nuovi lotti urbani a disposizione della popolazione.
E’ nel confine di via Cifariello che il Mousikè Fest trova spazio, contenuto e forma: si esploreranno opere e musiche dal repertorio cameristico, classico e contemporaneo, con l’intento di accompagnare l’ascoltatore verso i confini cangianti della musica.
Il confine, quindi, non come limite da non superare, bensì come punto da cui osservare.
Mezzo e strumento di osservazione sarà la musica.
Evento Mousikè Fest – Musiche da Camere Nuove è realizzato dall’associazione culturale “COOLinaria” in collaborazione con il “Sapemore – il cucininostrano” e con il patrocino del Comune di Molfetta e dell’Assessorato alla Cultura.
Servizi: Advertising, Graphic Design Anno: 2018 Art Director & Graphic Design: Stefano Ciannamea & Serena Zanchi
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