Nata nel 2008 grazie all’impegno di Antonio Camporeale, agricoltore e libero pensatore, e al sostegno di numerose realtà e associazioni locali, la Fiera delle Autoproduzioni è diventata negli anni un esempio reale della possibilità di realizzare un’economia “altra” (come recita la sua tagline). La fiera promuove infatti un altro modello di economia e di vita, che si concentra sulle persone e le relazioni, a dimostrare che non esiste solo il lavoro salariato, generatore di disuguaglianza, imbarbarimento, alienazione, ma anche una miriade di altre realtà capaci di produrre, lavorare e pensare in armonia con se stessi, gli altri e la natura. Il programma di ogni appuntamento prevede laboratori, workshop, incontri, dibattiti, mostre e concerti, oltre al consueto mercato artigianale e ortofrutticolo. Nella comunicazione visiva della manifestazione il logo/monogramma FA’ (che è anche seconda persona singolare dell’imperativo del verbo “fare”) gioca un ruolo fondamentale: un invito concreto a “darsi da fare”. I soggetti dei poster sono legati alle tematiche sociali e politiche affrontate nei vari appuntamenti e cercano di veicolare un messaggio di positività utilizzando spesso l’ironia. La manifestazione si autofinanzia mediante i principi dell’autogestione e il progetto grafico ha licenza Creative Commons BY-SA per permettere agli organizzatori di altre città di utilizzare liberamente il logo e il format grafico delle locandine.
Founded in 2008 thanks to the commitment of Antonio Camporeale, farmer and free thinker, and the support of numerous local associations, the “Fiera delle Autoproduzioni” has become over the years a real example of the possibility of creating an “other” economy (as written in its tagline). The fair promotes another model of economy and life, which focuses on people and relationships, to demonstrate that it does not exist only wage labor, a generator of inequality, barbarism, alienation, but also a myriad of other realities capable of producing, working and thinking in harmony with themselves, other people and nature. The program of each event includes workshops, meetings, debates, exhibitions and concerts, as well as the usual crafts and fruit & vegetables market. In the visual communication of the event the logo / monogram FA’ (in italian is also the second person singular of the imperative of the verb “to do”) plays a fundamental role: a concrete invitation to “get busy”. The subjects of the posters are linked to the social and political issues addressed in the various events and try to convey a positive message often using irony. The fair is self-financed through the principles of self-management and the graphic design has a Creative Commons BY-SA license allowing the promoters of other cities to freely use the logo and the graphic format of the posters.
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